Cari Sostenitori,
vi scrivo la mia ultima newsletter dalla Tanzania immersa in sentimenti contrastanti. Alla fine del mese io e mio marito torneremo a casa, in Australia. Spero di essere riuscita, grazie alle newsletter, a trasmettervi la gioia che avete donato ai bambini attraverso il sostegno a distanza.
Non ho mai smesso di sorprendermi nel vedere come i bambini, nonostante la disabilità fisica, si aiutino a vicenda. E’ commuovente vedere un bambino con le stampelle spingere un suo amico sulla sedia a rotelle o un bambino tenere una tazza per permettere ad un altro di bere. Ragazze e ragazzi che si tagliano i capelli a vicenda , non con le forbici, ma con i rasoi… non pensavo nemmeno si potesse fare.Se un bambino cade ce n’é sempre un altro che lo aiuta a rialzarsi. Quando i bimbi nuovi arrivano, quelli piu’ esperti insegnano loro a lavare i propri vestiti e, tra i ragazzi piu’ alti, c’e’ sempre qualcuno che si offre di stenderli sulle corde ad asciugare. Queste sono alcune delle scene che non scorderò mai.
Quest’anno in prima elementare ci sono due bambini che hanno delle bruciature su tutto il corpo e sul viso. Un altro bimbo ha il viso gravemente deformato. Sin dal loro arrivo mi sono fatta degli scrupoli quando dovevo fare delle fotografie di gruppo, ma questi bimbi mi hanno subito dimostrato di sentirsi a proprio agio anche davanti alla macchina fotografica. Si sono adattati perfettamente alla vita scolastica e sembrano essere molto felici. E’ molto bello per me vedere che tutti questi bambini, colpiti da problemi diversi, vivono in comunità, ricevono un’istruzione e si sentono amati. So che Dio li ama e loro sentono l’amore di Dio.
Durante la mia permanenza in questa scuola ho visto questi bambini crescere e migliorare sotto molti aspetti. Quando mi vedono arrivare con i fogli e le penne, si radunano e dicono “Sponsors!” (Sostenitori). Si divertono molto nei pomeriggi in cui disegnano o scrivono lettere.
Voglio, in fine, ringraziare personalmente tutti voi per l’impegno e la dedizione con la quale aiutate da tempo questi bambini.
Ann Foster