Progetto ERITREA

REINSERIMENTO SOCIO EDUCATIVO DEI BAMBINI DI

STRADA ATTRAVERSO IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Il progetto ha come obiettivo principale il reinserimento di 200 bambini di strada nella normale vita famigliare, scolastica e di quartiere.

Si propone di alleviare le situazioni più gravi, attraverso un contributo mensile alle rispettive famiglie pari a quello procurato dai ragazzi attraverso le loro attività di piccolo commercio.

L’area interessata del progetto è la capitale Asmara, città di circa 600.00 abitanti. I quartieri più poveri non sono diversi dalle più conosciute bidonville d’atre megalopoli africane, circa 10.000 famiglie vivono oggi in condizioni d’estremo bisogno.

La situazione economica di queste famiglie è al limite della sopravvivenza, i maschi adulti sono tutti al fronte, sono rimaste a casa le donne con i bambini, l’inflazione ha ridotto drasticamente la capacità d’acquisto di generi di prima necessità.

Il bisogno spinge perciò molte donne ad indirizzare i figli più piccoli al commercio di strada, che per la maggior parte delle famiglie individuate dal progetto resta l’unica fonte di guadagno, inoltre in seguito alla forte presenza di stranieri è aumentato il fenomeno della prostituzione, fino a pochi anni fa praticamente inesistente.

Un recente studio condotto dall’UNICEF ha identificato circa 3.000 bambini di strada, ma è sicuro che con la recente guerra abbia contribuito ad aumentare il numero.

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L’Istituto promotore del progetto è l’Istituto del Buon Samaritano. Le suore hanno in corso da 12 anni un intensa attività d’assistenza e sostegno a favore dei poveri dei quartieri più disagiati della capitale e d’alcuni villaggi limitrofi.

Nel corso del recente conflitto tra Etiopia ed Eritrea ha prestato aiuto negli ospedali a fianco di medici e infermieri intervenendo direttamente nei campi profughi.

Gli obbiettivi prefissi dall’Istituto sono: la riunificazione familiare, il reinserimento scolastico, il reinserimento sociale e la risoluzione dei problemi della famiglia d’origine.

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