Sostegno a distanza – la scelta migliore

ann foster

Dalla metà degli anni ’80 l’Esercito della Salvezza si è occupato di progetti di sostegno a distanza di bambini in diverse parti del mondo.

Abbiamo vissuto in prima persona la povertà e il bisogno di aiuto e ci siamo resi conto dei benefici apportati alle persone in difficoltà da donazioni regolari.

I rapidi cambiamenti che i paesi in via di sviluppo attraversano provocano grandi effetti sui bambini. I bambini hanno bisogno di sicurezza, cure e istruzione per poter sviluppare e utilizzare le proprie abilità naturali.

Sfortunatamente, troppi bambini sono trattati in modo irrispettoso e molti vivono in condizioni di povertà gravissime, alcuni di loro sono anche vittime di violenze. Sostenendo un bambino a distanza, un donatore o un gruppo di donatori può offrire un aiuto prezioso e una vita più dignitosa a bambini che vivono in paesi in difficoltà.

Le donazioni derivanti dal sostegno a distanza sono utilizzate per le spese di istruzione, le tasse scolastiche, il materiale scolastico, i capi di abbigliamento, i prodotti per l’igiene, le lenzuola e le coperte, le protesi, le stampelle e altri articoli di prima necessità che aiutano a rischiarare la vita dei bambini.

Anche se negli ultimi anni è aumentata la sensibilità per il sostegno della scuola in generale (sostegno di gruppo), il sostegno individuale continua a essere molto richiesto perché molte persone amano l’idea di aiutare una persona che sia speciale per loro. E’ una cosa naturale.

Però i tempi cambiano e durante il mio soggiorno in Tanzania ho visto i vantaggi e gli svantaggi dei due tipi di sostegno. In ogni caso, dal mio punto di vista il sostegno della scuola è di gran lunga la scelta migliore.

Una delle ragioni principali per la quale il sostegno della scuola (sostegno di gruppo) è migliore è che i bambini vengono trattati tutti alla stesso modo. Purtroppo, con i sostegni individuali non tutti i bambini ricevono regali; chi li riceve è molto felice mentre chi non li riceve è triste. Per il personale che lavora per l’istituzione questo può rappresentare un problema.

Alcuni bambini ricevono lettere e pacchi regolarmente. Altri bambini possono solo accontentarsi di guardare a occhi spalancati i loro compagni che aprono i regali. Non dicono nulla però si capisce cosa stanno pensando:” Perchè io non ricevo mai nulla?”…

Un aspetto poco noto legato ai sostegni individuali è che richiedono molto più lavoro da parte del personale soprattutto nel paese dove si riceve l’aiuto. Il lavoro amministrativo per il singolo bambino richiede molto tempo.
Alla Scuola Matumaini, per esempio, i bambini arrivano e se ne vanno di frequente per circostanze legate agli usi della loro società.
Anche le autorità locali cambiano spesso politica e questo puo’ comportare il trasferimento dei bambini per varie ragioni. I cambiamenti continui non sono vantaggiosi nemmeno per i sostenitori che si vedono continuamente sostituire il bambino che sostengono a distanza.

Di conseguenza il sostegno della scuola (sostegno di gruppo) è migliore e più sostenibile. Il personale ha più tempo per dedicarsi a raccogliere e fornire informazioni sul progetto, sui progressi dei bambini e su come vengono spesi gli aiuti del sostegno a distanza.

Molte nazioni hanno deciso di passare in modo graduale dal sostegno individuale e quello della scuola (sostegno di gruppo). Per esperienza so che, se si spiegano in modo chiaro le motivazioni, i sostenitori continuano ad aiutarci anche se cambiamo la modalità. I bambini continuano ad avere bisogno del loro aiuto.

Sostenere a distanza vuol dire tendere la mano a un bambino da qualche parte nel mondo – un bambino che ha bisogno di sentire che qualcuno si preoccupa per lui.

Ann Foster
Responsabile del sostegno a distanza