I Nuovi Progetti di Delfina Acerboni
S. Luis De La Paz – Guanajuato – Messico
Dall’adozione individuale all’adozione per progetto.
Perché?
I motivi sono tanti, tutti suggeriti da serie osservazioni, letture, studi e, soprattutto, da anni di lavoro “sul campo” e dall’esperienza di chi ci ha preceduto.
Per prima cosa, così come tra il padrino ed il piccolo adottato a distanza si stabilisce un legame affettivo, anche noi ci sentiamo in qualche modo vincolati da questo rapporto e l’appoggio verso uno sviluppo integrale e positivo dei ragazzi ne rimane impoverito. Se il buon cuore di una persona, ad esempio, la spinge a dare per il “suo” bambino, risulta difficile decidere di impiegare quelle risorse per altri, in quel momento pressati da necessità più urgenti ed immediate.
Poiché il sostegno al singolo ragazzo è inserito in un contesto più vasto di promozione delle intere famiglie e quindi, in piccola parte, della società della quale fanno parte, l’aiuto individualmente concepito si traduce così a volte in un impedimento per l’attuazione del programma stesso.
In secondo luogo, le zone economicamente e socialmente marginate sono in genere caratterizzate da una grande instabilità. L’esigenza di sopravvivere spinge le persone a cercare sempre nuove soluzioni e molte volte ad allontanarsi dal luogo di origine. Questo in molti casi obbliga l’Associazione a sospendere l’appoggio, sia per difficoltà pratiche nel far giungere l’aiuto economico, sia perché non si ha più la possibilità di seguire i ragazzi sotto il profilo educativo, che è considerato il più importante, dal momento che è utile soddisfare le esigenze fisiche di base, ma non è sufficiente a promuovere i cambi che sono necessari perché questi ragazzi e le loro famiglie possano avviarsi verso un futuro dignitoso ed autosufficiente.
Il trasferimento di un bambino e dei suoi famigliari obbliga a un cambio, a volte ripetuto, del piccolo in adozione, generando sfiducia e, soprattutto, delusione e rincrescimento, per l’impostazione “personale” del rapporto che si era creato.
In ultimo, e non per ordine di importanza, non va dimenticato che il legame che si stabilisce tra padrino e adottato, pur essendo utile al bambino, perché gli proporziona quella simpatia e quell’idea di vicinanza che costituiscono un valido supporto per il suo sviluppo, molte volte risponde più all’esigenza dell’adottante di dare e ricevere affetto. Pensiamo che un aiuto completamente disinteressato, che non fornisce immediata risposta a un bisogno personale, possa aiutare gli stessi padrini a crescere umanamente e ad intendere a fondo il significato della solidarietà.
Progetto Alimentazione
Lo scopo principale di questo progetto, è quello di fornire un’integrazione alimentare di base necessaria allo sviluppo dei bambini con prodotti che le mamme non sono in grado di provvedere come ad esempio tonno, uova, latte, pasta, cereali e integratori vitaminici per bilanciare almeno in parte la loro alimentazione non equilibrata e scarsa….>>
Progetto Salute
Il “progetto salute” è rivolto a una decina di nuclei familiari, per un totale di circa 70 persone…>>
Progetto Studio
Il progetto interessa allo stato attuale 58 bambini e ragazzi in età scolare o particolarmente dotati e quindi meritevoli di continuare gli studi al termine dell’istruzione obbligatoria….>>
Progetto Casa
Il progetto, interessa una decina di nuclei familiari. L’Associazione segue nuclei che hanno dovuto traslocare anche tre, quattro volte in un anno, con i conseguenti disagi del cambio di abitudini, di quartiere e soprattutto, del cambio di scuola per i figlioli e di ricerca di un nuovo lavoro per le mamme….>>