“Capo Tanzania”: cambio di programma

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Gli amici di Capo Tanzania – marzo 2008

Vi ricordate dell’amicizia nata nel marzo 2008 tra Harambee ed alcuni artisti italiani grazie all’iniziativa “Da Capo a Capo”? Sono sicura che basteranno i loro i nomi, quali  Sergio Sgrilli, Paolo Cevoli, Marco Silvestri, con il sostegno di Valentino Rossi e lo staff composto da Aldo Drudi, Toni Merendino, Gigi Soldano, Danilo Vivan e Alberto Tapparo per rinfrescarvi la memoria…sì, sì, sto parlano del loro viaggio turistico/solidale lungo la Tanzania in sella ad una moto e della loro visita all’ospedale del CCBRT a Dar Es Salaam,  per consegnare a Laura, nostra responsabile in loco, un rubinetto, simbolo dell’accesso all’acqua per il progetto Mkombozi. L’obiettivo di tale progetto era la creazione di un spazio nel quale alcune mamme potessero svolgere le attività artigianali necessarie per il sostentamento della loro famiglia e allo stesso tempo stare vicine ai loro bambini, con problemi psichici e fisici, ricoverati presso l’ospedale.

Con molta gioia abbiamo successivamente saputo che l’ospedale ha trovato, all’interno della propria struttura, una sistemazione per queste mamme ed ha chiesto ad Harambee la possibilità di destinare i fondi donati dagli amici artisti, circa 10.000 euro, ad un altro progetto, non meno importante: la realizzazione di un’aula per bambini disabili, quindi priva di barriere architettoniche, all’interno della scuola governativa Maweni-Kigamboni-Temeke,  nel quartiere di Kagamboni a sud di Dar Es Salaam.

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Laura e Stefania con la classe di bimbi sordomuti

I nostri amici hanno accettato di buon grado il cambio di programma e così i lavori sono iniziati immediatamente: lo scorso 16 ottobre l’aula è stata inaugurata e una ventina di bambini sordomuti hanno potuto cominciare l’attività scolastica e, grazie al passaparola nei villaggi limitrofi, si prospetta che il numero di studenti aumenterà in poco tempo.

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La nuova aula

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La cerimonia di inaugurazione

E’ importante sottolineare la valenza di tale intervento all’interno del contesto socio-culturale tanzaniano: nonostante l’istruzione primaria dovrebbe essere garantita e gratuita per tutti, purtroppo la realtà è ben diversa. Il governo si impegna a pagare gli insegnanti mentre le famiglie devono sostenere la spesa della retta, le divise scolastiche e tutti i costi relativi alla gestione della scuola. Di conseguenza non tutti i bambini riescono ad accedere al servizio e, soprattutto quelli con disabilità, vengono esclusi dal diritto allo studio sia per mancanza di strutture e di fondi sia per un ordine di priorità delle famiglie e del governo, che prediligono tale “investimento” nei confronti dei bambini sani.

Già anni fa Harambee aveva supportato con successo un intervento simile nella scuola Mugabe Primary, sempre a Dar Es Salaam: purtroppo in paesi così poveri è molto rara la costruzione di aule per bambini disabili nelle scuole pubbliche, ma per Harambee, ovviamente, una buona prassi va ripetuta nel tempo.

Stefania Bettoni