Il “progetto salute†è rivolto a una decina di nuclei familiari, per un totale di circa 70 persone.
La maggior parte dei lavoratori della zona, non sono regolarmente assunti e quindi non hanno diritto, né per sé, né per i familiari, all’assistenza sanitaria, che comunque non copre le visite mediche, generiche e specialistiche, le medicine e la maggior parte degli interventi chirurgici e delle analisi.
Ogni malattia costituisce quindi un grosso problema per le famiglia.
Offrire la possibilità di visite, cure, analisi ed interventi è quindi di estrema importanza perché consente a volte di salvare la vita della persona e, più spesso, impedisce l’instaurarsi di forme croniche che la invaliderebbero.
L’appoggio non prevede soltanto la disponibilità nei confronti dei bambini, ma anche dei genitori e di altri eventuali componenti il nucleo familiare, conviventi o che comunque collaborano nella cura dei piccoli, come ad esempio i nonni, poiché è chiaro che le infermità e le limitazioni nell’attività lavorativa di queste persone influiscono direttamente sullo stato di benessere e le possibilità di attenzione nei confronti dei bambini.